GOLETTA VERDE REPLICA AL SINDACO GNASSI, LA SUA “UNA STRANA RISPOSTA SCOMPOSTA”
Aggressive e violente secondo Legambiente le affermazioni dell’amministrazione comunale di Rimini di ieri rispetto alla manifestazione di Goletta verde con a tema le fogne da rifare della città e la salubrità delle acque della riviera. Il sindaco Gnassi farebbe “meglio a prendersela con chi ha lasciato alla città l’eredità di questo problema e non di certo con Legambiente”.
E’ “una strana risposta scomposta”, “offensiva e fuori luogo” quell’accusa di “ignoranza e qualunquismo”: i 121 giorni cumulativi di chiusura alla balneazione “corrispondono alla somma dei giorni di interdizione di ciascuno degli 11 sfioratori cittadini”, dato Arpa ER. Numero, dunque, “non in contraddizione con il modo in cui viene comunicato dall’amministrazione comunale che parla di una media di 11 giorni, che non è altro che la media di chiusura alla balneazione legata a ognuno degli 11 sfioratori”.
Tuttavia, Goletta verde mette al bando quella che chiama “la guerra dei numeri”, mentre sottolinea “che più volte ieri in conferenza stampa e sul testo del nostro comunicato abbiamo riconosciuto i recenti impegni sul tema da parte dell’attuale amministrazione, di cui conosciamo i progetti, a testimonianza che la nostra associazione non vive di sterili prese di posizione e che ha da sempre seguito questa problematica: i 27 anni di storia e impegno di Goletta Verde lo testimoniano”.
Una domanda, però resta ed è “come mai la stessa amministrazione abbia assunto posizioni così difensive, posizioni che suonano quasi come da parafulmine alle inadempienze amministrative degli ultimi 20 anni. Crediamo fermamente che la città di Rimini, come già evidenziato ieri, meriti di uscire dalle polemiche sui numeri e possa invece essere teatro di confronto e collaborazione delle associazioni e di tutte le realtà turistiche ed economiche della città, anche alla luce del programma di interventi intrapreso dal Comune. È proprio per questo che abbiamo deciso di fare tappa a Rimini, per chiedere maggior tutela e impegno, soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica e turistica che non sta risparmiando neanche la riviera adriatica”.
|